Il Transizionalismo si pone come una singolarità per il futuro dell’arte, esso è amplificatore spirituale e materiale attraverso energie creative che si evolvono verso una sorta di Ipercubismo.
Le transizioni sono un nuovo linguaggio di comunicazione artistica evoluta che mettono in relazione:
- la III dimensione, lo Spazio
- la IV dimensione, il Tempo
- la V dimensione, la Coscienza Cosmica che nelle nuove ipotesi scientifiche viene identificata nell’Ipercubo quadrimensionale o Tesseratto, una memoria quantica illimitata del Multiverso che si moltiplica all’infinito attraverso dei frattali.
Strumento di comunicazione artistica senza precedenti evolve le ricerche del Cubismo e dello Spazialismo verso nuove frontiere di comunicazione visiva dove l’Arte ritorna ad essere riferimento supremo del sapere umano. Le transizioni rivelano l’invisibile e realizzano l’impossibile attraverso la fusione di più dipinti in tempi diversi. Sono espressione di tempo in divenire, spazio transitorio, portale dell’oracolo rivelatore di premonizioni e verità universali.
L’arte transizionale è il risultato di processi di stratificazione generativa (GENS/Generative Stratification Style) con una precisa identità stilistica che possiede potenzialità illimitate, ponte comunicativo fra noi e il Multiverso. È un condensato di pensiero artistico e scientifico che trasmette in modalità simbolica e simbiotica, un trasmettitore perpetuo di segnali cosmici che si rendono visibili e percepibili all’uomo attraverso stimoli sensoriali su livelli diversi.
È dimensione del tutto e del nulla, di realtà metafisiche instabili e mutevoli che normalmente non si manifestano nel loro vero aspetto ma come noi vogliamo vederle a seconda di condizionamenti e automatismi della mente. Quale strumento della coscienza cosmica trasmette con frequenze recepibili solo da individui non condizionati e particolarmente sensibili, disconoscendo ogni comunicazione corrotta proveniente da intelligenze prodotte artificialmente.